Diritto di Famiglia

Assegni nucleo familiari 2019: come funzionano e chi può richiederli?

Assegni nucleo familiari: cosa sono?

Con la locuzione assegni nucleo familiare – ANF si intende far riferimento ad una prestazione erogata dall’Inps a sostegno delle famiglie di lavoratori dipendenti ovvero di pensionati a carico dell’Istituto stesso.
Gli assegni vengono erogati a quei nuclei che presentano un reddito inferiore a determinate fasce individuate dalla legge ogni anno.

assegno nucleo familiare

Il loro importo varia al variare del reddito considerato: infatti, l’importo dipende dal numero dei componenti del nucleo, della sua particolare condizione e del reddito.

Le diverse fasce di reddito e i corrispondenti importi sono contenuti nelle tabelle che l’Inps predispone ogni anno e la cui validità è dal 1° luglio al 30 giugno dell’anno successivo.

I requisiti per richiedere gli ANF

La composizione del nucleo familiare è il primo requisito preso in considerazione per il riconoscimento dell’assegno: esso deve essere formato in primis dal richiedente – lavoratore dipendente o un titolare di altri sussidi previdenziali – e dal coniuge, che non deve essere legalmente separato.

Per quanto concerne i figli, non è fatta alcuna distinzione, così come prescritto dalla stessa normativa italiana.
Pertanto, figli naturali e figli legittimi, cosi come figli adottivi o figli nati da precedente matrimonio sono equiparati nei diritti.

Non è necessario che il soggetto indicato a carico del richiedente conviva con lo stesso: in tal caso è semplicemente richiesto di presentare, ai fini della domanda, una dichiarazione sostitutiva di atto notorio con la quale si attesti che il minore/figlio maggiorenne sia effettivamente a carico.

Gli assegni sono anche riconosciuti a quei nuclei familiari in cui vi sia la presenza di figli inabili di qualsiasi età, purché non coniugati e/o di famiglie con almeno quattro figli di età inferiore agli anni 26, che siano studenti o apprendisti.

Circa l’individuazione del quantum erogato con l’assegno, la circolare INPS n.68 del 18 maggio 2018 contiene le nuove tabelle relative ai livelli reddituali cui corrisponde il rispettivo importo. Tali dati sono validi per il periodo che va dal 1° luglio 2018 al 30 giugno 2019.

Assegni Familiari 2019: come fare domanda?

Sono previste differenti possibilità per poter inoltrare la domanda relativa agli ANF.

A tal proposito, la richiesta può essere inoltrata direttamente on-line, ovvero è possibile rivolgersi ad un ente di Patronato e, infine, la richiesta può essere avanzata tramite il Contact Center dell’Inps al numero 803.164.

A partire dal 1° aprile 2019, sono variate le modalità di richiesta degli assegni familiari nei confronti dei lavoratori dipendenti, così come chiarito dall’Inps tramite apposita Circolare.

Invero, in passato, a seconda che il soggetto richiedente fosse un lavoratore dipendente ovvero un addetto ai servizi domestici o lavoratore agricolo veniva indicato il soggetto deputato all’inoltro della richiesta.

Nel primo caso, se il soggetto beneficiario dell’assegno era un lavoratore dipendente, la domanda veniva presentata dal datore di lavoro, attraverso la compilazione del relativo modulo prestampato reperibile sul sito dell’Inps (modello ANF/DIP).

Una volta vagliata e accettata la richiesta da parte dell’INPS, era onere dello stesso datore di lavoro versare gli assegni nucleo familiare, sulla base del periodo di lavoro prestato dal richiedente.

Oggi, invece, la richiesta può essere inoltrata direttamente e personalmente dal lavoratore dipendente, tramite apposito portale on-line. Il lavoratore, munito di credenziali Inps, ovvero tramite Spid, può personalmente procedere alla compilazione della richiesta, secondo la procedura telematica.

Viene così omogeneizzata la procedura che distingueva tra lavoratori dipendenti e lavoratori domestici.
Inoltre, contestualmente alla presentazione della domanda, è possibile indicare che il beneficio venga corrisposto anche per periodi antecedenti alla presentazione del modello.

In ipotesi siffatta, si ricorda che gli importi arretrati sono corrisposti per un limite massimo di 5 anni, operando in tal caso il termine di prescrizione quinquennale.

Assegni familiari per figli non conviventi e/o residenti in altro Paese

L’erogazione del beneficio spetta anche a coloro i quali, familiari di cittadino italiano, comunitario ovvero straniero – di stato convenzionato – , che siano residenti all’estero.

In tal caso, però, gli assegni sono riconosciuti previa procedura di autorizzazione da parte dell’INPS.

Invero, il familiare è considerato facente parte del nucleo anche ove non risieda con il richiedente la prestazione.

La domanda di autorizzazione viene presentata tramite la compilazione online della relativa richiesta ed è suddivisa in diverse pagine, nelle quali dovranno essere indicati i dati del richiedente, i dati dell’azienda datrice di lavoro e i singoli familiari da includere nel nucleo e per i quali è richiesta l’autorizzazione.

Una volta allegati i documenti dei familiari e la certificazione di stato famiglia, l’Inps procederà a vagliare la richiesta, verificando la veridicità di quanto in essa contenuta.

Assegni familiari per figli di stranieri

I recenti interventi giurisprudenziali in tema di assegni familiari hanno statuito, in presenza di determinati requisiti e condizioni, il riconoscimento del beneficio anche in capo ai familiari di lavoratori stranieri.

Invero, sulla base del principio della parità di trattamento, sancito, a livello europeo dalla Direttiva 2003/109/CE, sarebbe discriminatorio non riconoscere tale prestazione ai figli di soggetti che non siano cittadini italiano o comunitari.

Sul tema sono intervenuti a più riprese sia la Corte d’Appello di Torino, che la Corte d’Appello di Brescia, le quali hanno condannato l’Inps al riconoscimento del beneficio richiesto da lavoratori stranieri – titolari di permesso di soggiorno di lungo periodo – per la propria prole residente in Stato estero.

Assegni familiari per figli maggiorenni

Accade spesso che in ogni famiglia I genitori abbiano a carico anche figli maggiorenni.

Il riconoscimento di assegni familiari può avvenire anche ove la prole abbia già compiuto il diciottesimo anno di età, purché siano rispettate alcune condizioni. In particolare, il beneficio viene concesso ove si tratti di:
– studenti di scuola media inferiore sino al ventunesimo anno, ovvero apprendisti;
– studenti universitari fino al ventiseiesimo anno e nei limiti del corso legale di laurea,
– soggetti inabili al lavoro di qualsiasi età.

Anche in tal caso l’erogazione della prestazione è subordinata alla richiesta di autorizzazione avanzata dal beneficiario richiedente, corredata da apposita documentazione.

Verificata la veridicità di quanto dichiarato e la sussistenza dei requisiti richiesti, l’Istituto comunicherà l’esito positivo della richiesta con successiva erogazione dell’importo spettante.

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